Ho conosciuto

Take Care Kids per caso, attraverso le parole di un amico.

attraverso le parole di un amico. E ho scoperto una realtà stupenda, tutta made in Italy, fatta di poche parole e tanti fatti. Solidarietà pura, concreta, autentica, per aiutare i bambini più sfortunati, per dargli quel futuro troppo spesso negato dagli abusi e dagli orrori commessi dagli adulti e dalla povertà che ancora attanaglia questa parte del mondo. Ho incontrato Giorgio ormai quasi dieci anni fa proprio nella struttura che ha fondato nel 2004 a Pattaya dove, con l’aiuto di tante persone che hanno preso a cuore la sua “battaglia”, fino ad oggi è riuscito a far tornare il sorriso a oltre cento bambini, dandogli un posto dove dormire, dove sentirsi al sicuro, un piatto caldo da mangiare e la possibilità di studiare. Mi ricordo benissimo la prima volta che ho varcato l’ingresso di Take Care Kids. I bambini, appena tornati da scuola, stavano disegnando. Erano incuriositi dalla mia presenza e mi hanno chiesto di sedermi con loro. Erano felici. Non smettevano di sorridere. E vederli così mi ha fatto felice.

Negli anni sono tornato spesso a trovarli. Ho visto alcuni bambini crescere e tanti nuovi arrivati che stavano iniziando a riprendersi la loro normalità, circondati da persone che gli vogliono bene. Come Maria, instancabile volontaria, asse portante di questa meravigliosa realtà insieme a Giorgio. 

Take Care Kids è davvero un’isola felice che merita il nostro supporto, con la sicurezza che ogni donazione viene spesa per aiutare i suoi piccoli ospiti, passo dopo passo, fino a quando saranno pronti a realizzarsi nella loro vita


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Fabio Polese
journalist and freelance reporter
Based in Thailand
Zero gradi di separazione

di Bart Walters (giornalista americano)

Cambiare vite, un bambino alla volta.

La maggior parte di noi ha donato a un ente di beneficenza, ad un certo punto della propria vita. Forse avrai messo dei soldi in una tazza per i senzatetto. Oppure hai comprato un biglietto della lotteria a un evento di beneficenza per non vedenti. Forse hai inviato un assegno per sostenere la ricerca e l'hai detratto dalle tasse. L'elenco delle cause a cui si può contribuire è infinito.

Ma le persone rimangono ancora senzatetto. La gente sta ancora diventando cieca. Amici e familiari continuano a morire di cancro. Molte associazioni hanno accettato il compito esasperante di affrontare problemi praticamente irrisolvibili. Tutto questo potrebbe facilmente scoraggiarci dal fare la nostra parte. Finiamo per pensare: "A cosa serve?"

Parte del problema è che ci sono troppi gradi di separazione tra il nostro contributo e i risultati tangibili. Se fossimo certi che la nostra donazione di $100 dalle nostre mani finisca direttamente a un malato di cancro bisognoso o a un senzatetto, saremmo sicuramente tutti più generosi.
Ne vale la pena

Trovare la causa giusta da sostenere è la chiave per una beneficenza di valore.

E ne vale la pena. La gioia che provi quando il tuo gesto cambia la vita di un'altra persona è qualcosa che non può essere descritto o replicato. In quell’ attimo prezioso, sai per certo che stai facendo la cosa giusta per la giusta ragione. Soprattutto quando quell'altra persona è un bambino.

In prima linea ci sono alcune organizzazioni più piccole che hanno zero gradi di separazione tra i contributori e coloro che benficiano delle donazioni. Ci sono posti dove puoi andare a vedere i volti delle persone che hai aiutato.

Ci sono luoghi in cui gli amministratori dell'ente di beneficenza sono disponibili a parlare con te e mostrarti esattamente come vengono spesi i tuoi soldi.

Take Care Kids, nella parte est di Pattaya, in Thailandia, è una di queste associazioni di beneficenza a zero gradi. Situata in un complesso di anonime casette locali, opera come Casa Famiglia per bambini che si lasciano alle spalle terribili violenze. Alcuni dei bambini sono stati abusati sessualmente. Alcuni sono stati torturati.

Alcuni sono stati trafficati per lavorare come mendicanti e prostitute e altri ancora per vedersi prelevare gli organi.
Le Assistenti Sociali, l'Agenzia per la Protezione delle Donne e dei Bambini e la Polizia thailandesi portano a Take Care Kids bambini provenienti da Thailandia, Cambogia e Birmania.

Take Care Kids è un'organizzazione non religiosa che accoglie bambini di tutte le culture e paesi.
Una donna si è presentata al TKC con suo figlio di dieci anni e ha detto: "Prendilo o lo butto sotto il prossimo treno che percorre quei binari". Ha lasciato il figlio con solo i vestiti che aveva addosso.
Segregata al buio

Durante un'intervista

Juergen Lusuardi (Khun Gio) -responsabile di Take Care Kids Thailand- ha parlato di alcuni dei bambini che attualmente vi risiedono.

“Abbiamo una ragazza di 14 anni che è stata tenuta in una stanza buia per quasi un anno e nutrita con cibo per cani. Quando è arrivata era quasi cieca e coperta di cicatrici, poichè picchiata ripetutamente dalla matrigna”.

“Abbiamo due gemelli che hanno solo quattro anni. Sono stati sottratti a una banda di mendicanti per cui lavoravano al mercato notturno, dove vagavano senza meta chiedendo soldi. Non hanno mai visto la luce del giorno. Ci sono voluti alcuni mesi prima che potessero tollerare la piena luce del sole”.

Khun Gio ha anche mostrato il video di una donna tailandese che, intenta a schiaffeggiare senza pietà un bambino urlante, parlava alla telecamera.

Il filmato del pestaggio brutale era indirizzato al suo ex marito e padre del bambino; la donna ripeteva che avrebbe continuato fino a quando l’uomo non avesse inviato denaro sul suo conto. Un'altra donna ha fatto lo stesso e ha esposto di fronte alla telecamera un bambino di tre anni con una cintura intorno al collo, agonizzante per l’asfissia, minacciando di ucciderelo se il padre non avesse risposto.

Una nuova direzione

TKC accoglie questi bambini e indirizza le loro vite verso una nuova direzione.

I piccoli scoprono uno spazio in cui gli adulti si prendono cura di loro e hanno a cuore il loro supremo benessere: frequentano le scuole pubbliche, hanno vestiti puliti, mangiano cibo nutriente e vivono in un ambiente tranquillo e sicuro.

Dopo la scuola, i bambini si ritrovano al lungo tavolo nell'area esterna coperta. Puoi vederli lì ogni pomeriggio, mentre si esercitano con impegno per imparare a scrivere, tutti insieme a fare i compiti o liberi di creare fantasticando con le loro menti appena liberate. La casa funziona come una grande famiglia con 16 bambini.

"Il senso di ciò che facciamo va ben oltre questo edificio: si riversa anche nella comunità all’esterno", dice Gio. Sosteniamo le ragazze madri aiutandole a trovare lavoro e ad allontanarsi da stili di vita distruttivi.

Visitiamo campi di lavoro pieni di cambogiani e birmani per monitorare il numero e le condizioni dei bambini. Portiamo loro cibo, vestiti e tutto ciò che è essenziale quando ne hanno bisogno”.

“Se i bambini che accogliamo sono in età scolare, forniamo loro le divise e tutto ciò di cui hanno bisogno per frequentare regolarmente. La maggior parte dei bambini è entusiasta di avere la possibilità di andare a scuola. Ci assicuriamo che facciano i compiti e li aiutiamo a studiare”, ha detto Gio.

Alcuni dei bambini hanno avuto la fortuna di trovare famiglie che ne sponsorizzano l’iscrizione a scuole private. Per 150.000 baht all’anno, i privati possono adottare un bambino e pagarne tutte le spese.

E puoi concretamente incontrare il bambino a cui stai cambiando la vita: questa è la massima espressione di “zero gradi di separazione”.
La cultura della gentilezza

Quando a Gio è stato chiesto

come misura la riuscita di questo progetto di fronte a un traffico di esseri umani in continua espansione, ha detto: “E’impossibile mettere un limite agli sforzi per aiutare un bambino o chi ne abbia bisogno, perchè un atto di bontà può cambiare una vita per sempre. Tra trent'anni, quando questi bambini vivranno una vita serena con una famiglia tutta loro, potranno risalire a quell'atto di gentilezza e comprenderne la portata”.

“Un bambino maltrattato indossa la sua prima uniforme scolastica e la sua vita è cambiata. Una ragazza madre ottiene un lavoro dignitoso e la copertura sanitaria e la vita di tutta la sua famiglia cambia. A volte tutto ciò di cui queste person hanno bisogno è la speranza, e una nuova direzione”. È facile capire la strategia a lungo termine di Gio. Gli sforzi di TKC hanno un impatto non solo su questi ragazzi ora, ma anche sulle generazioni future. Molti di coloro che commettono violenza di qualsiasi tipo sono stati, a loro volta, abusati da bambini. TKC salva questi bambini da circostanze infernali e trasmette loro una "cultura della gentilezza" che può spezzare il ciclo di abusi. È una buona base su cui possa poi crescere una brava persona che guardi al futuro e cresca figli felici e sani.